Una delle domande più frequenti che riceviamo nel momento di un sopralluogo è se si possa usare la schiuma poliuretanica isolante o schiuma fonoassorbente per insonorizzare le pareti.
Come ho spiegato nell’articolo sui pannelli fonoassorbenti, questa domanda deriva da una incomprensione molto comune.
L’incomprensione è sostanzialmente su due termini principali.
Il primo riguarda il concetto di isolamento.
Mentre il secondo l’idea di “fonoassorbente” come qualcosa che ci libera dai rumori.
Vediamo quindi entrambi i punti, ma specificando fin da subito che se stai cercando qualcosa come una “schiuma antirumore” o una magica “schiuma isolamento acustico”…
Beh, probabilmente rimarrai molto deluso nelle tue aspettative, perché non esiste nulla che rispetti davvero questa idea.
Schiuma poliuretanica isolante: a cosa serve davvero?
La prima cosa da comprendere quando si parla di schiuma isolante è questa: che cosa isola?
Quando si parla di isolare, non si fa riferimento ad una schiuma insonorizzante (che, tra parentesi, non esiste) per il rumore.
Ma ad una schiuma poliuretanica pensata per isolare termicamente le stanze in cui viene insufflata.
Anche quando si parla di schiuma isolante per intercapedini non si fa riferimento al rumore, bensì all’isolamento termico.
Questo è il suo vero uso, e lo scopo con cui è nata.
Eppure spesso e volentieri si fa confusione, anche con la furba complicità di chi la produce.
Come?
È molto semplice.
Nel momento in cui metti qualcosa nel muro – qualunque cosa – è ovvio che “qualcosa fa” per i rumori.
Anche una tenda tra una stanza e un’altra, in linea di massima, qualcosa fa nell’assorbire parte dei rumori o di una conversazione.
Ma questo non significa assolutamente che si tratterà di una insonorizzazione efficace, giusto?
Ecco quindi che, partendo da questa ovvietà, si cerca di far passare furbescamente la schiuma poliuretanica come una valida alternativa insonorizzante.
Schiuma fonoassorbente o schiuma insonorizzante? Capire le differenze per non rimanere fregati
Veniamo ora al secondo termine.
Cioè il concetto di fonoassorbente.
Come ho già spiegato altre volte, fonoassorbente non significa insonorizzante.
Fonoassorbente significa solo che un determinato materiale aiuterà a migliorare l’acustica interna di una stanza in cui viene prodotto un suono.
Cioè: a non far rimbalzare i rumori prodotti e diminuire così l’effetto eco.
Questo può tornare molto utile in una sala prove, o in un ristorante con molte persone che parlano, o in un call center…
Perché diminuirà l’effetto “casino” e renderà l’ambiente interno più godibile.
Ma non ha niente a che vedere con un intervento di insonorizzazione in cui ho bisogno che il rumore del vicino non arrivi fino a me, specialmente se sto cercando di dormire.
Quindi, anche se volessimo parlare di schiuma fonoassorbente, non sarebbe comunque per un isolamento acustico da una stanza all’altra.
Schiuma insonorizzante? Parliamo di efficacia.
Per concludere, ci tengo a dire che la schiuma isolante può rivelarsi un ottimo strumento.
Ma che non è da confondere con l’idea di una schiuma insonorizzante.
Semplicemente perché un nome del genere è del tutto fuorviante.
E solo perché può avere “qualche effetto di isolamento”, come ogni cosa che frapponi fra te ed un rumore…
Non dovrebbe assolutamente essere confusa con una soluzione efficace, soprattutto se hai un problema serio che devi risolvere il prima possibile.
Oppure, se non ti bastano le parole di questo articolo, fai sempre la prova del 9.
A chi ti suggerisce una fantomatica schiuma insonorizzante, una schiuma fonoassorbente o una schiuma isolante per insonorizzare in maniera efficace e garantita la tua casa…
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A presto e al prossimo articolo,
Paolo Marchetto.