In questo articolo affrontiamo il problema dei rumori di condominio. La socialità di vivere in condominio può essere piacevole, ma spesso si incontrano problemi legati al rumore che disturbano la nostra quiete.
Il rumore, infatti, può diventare un problema serio e fastidioso, soprattutto quando è eccessivo o si ripete spesso – impedendoci di dormire o goderci serenamente la privacy della nostra casa.
Se questa è la tua situazione, probabilmente stai cercando informazioni circa i rumori in condominio e le leggi che ne stabiliscono le regole. Ecco perché, oggi, parleremo proprio di regolamenti di condominio e rumori.
Ma non solo. Oltre a descriverti la teoria, infatti, ti mostrerò anche la “pratica” di ciò che avviene nei casi più diffusi, e che ho potuto osservare personalmente in 15 anni di lavoro in questo settore, così che non tu non sia mai colto impreparato.
Nello specifico, in questo articolo vedremo:
- è sempre previsto un regolamento di condominio?
- Rumori nei condomini: regolamento generale nella normativa italiana
- Quanto rumore si può fare nei condomini: cosa prescrive la legge e cosa indica la giurisprudenza
Oltre ad alcuni casi specifici legati proprio ai rumori in condominio come
- Regolamento condominiale e animali domestici
- Regolamento condominiale e orari ammessi per lavori in condominio
- Regole condominio e orari ammessi per ascoltare musica o per suonare uno strumento musicale
- Regolamento condominiale e orari permessi per i rumori delle attività commerciali
Conclusioni sui rumori nei condomini
Rumori nei condomini tra Teoria e Pratica reale
è sempre previsto un regolamento di condominio?
Teoria: cosa dice la legge?
In Italia, se vivi in un condominio con più di 10 unità abitative, è obbligatorio avere un regolamento che stabilisca le regole per garantire una convivenza serena tra tutti.
Tuttavia, ogni condominio può avere regole diverse, quindi è fondamentale conoscere quelle specifiche del tuo per evitare di disturbare gli altri inavvertitamente.
Per i condomìni più piccoli, con meno di 10 unità, il regolamento non è obbligatorio, ma…
Pratica: cosa succede davvero?
… nella realtà, la maggior parte dei condomìni, anche quelli più piccoli, tende ad avere un regolamento!
Questo perché è utile per prevenire malintesi e tensioni tra vicini, indipendentemente dalle dimensioni del condominio.
Quindi, anche se vivi in un piccolo edificio, è probabile che ci sia un regolamento da seguire per mantenere l’armonia tra gli inquilini.”
Ricorda, conoscere e rispettare le regole del tuo condominio è fondamentale per vivere in pace con i tuoi vicini e goderti la tua casa senza problemi!
Ma se non sei tu a disturbare, e vuoi capire quali sono le normative?
Rumori nei condomini: regolamento generale nella normativa italiana
Rumorose sorprese nei condomini: l’eterno duello tra teoria e pratica nel regno delle regole italiane
Teoria: La dolce melodia del silenzio
Immaginate di sfogliare il Codice Civile italiano, e tra una pagina e l’altra, ecco spuntare l’art. 844, come una piccola margherita tra l’erba.
È proprio lì che si parla dei rumori nei condomini. Il messaggio è chiaro: bisogna astenersi da qualunque azione che possa turbare la quiete altrui.
Inoltre, ogni condominio ha il suo regolamento, un piccolo manuale che ci indica come suonare l’invisibile sinfonia della tranquillità.
Se tutti vivessimo rispettando questa legge e, in generale, il prossimo, il mondo sarebbe un posto perfetto.
Ma come forse avrai già notato da solo, questa non è la realtà dei fatti.
Pratica: I vicini ballerini e la musica a tutto volume
Basterebbe la nostra sola esistenza come azienda a dimostrare che la pratica è ben diversa.
Veniamo contattati da tutta Italia per i problemi più disparati: dai vicini che sembrano ballare il tip-tap di notte a quelli che sembrano sordi da quanto tengono alta musica e televisione.
Noi di SilenzioCasa siamo la prova vivente che l’art. 844 è spesso dimenticato o ignorato. E ciò che ci ha spinto, ormai tanti anni fa, a specializzarci proprio nell’insonorizzazione delle sole case private, e quindi nella risoluzione di queste problematiche di rumore tra un appartamento e l’altro.
Ma quindi se la legge non viene rispettata spontaneamente, cosa possiamo fare?
Ecco entrare in scena la mistica figura dell’amministratore di condominio!
Quali sono gli obblighi dell’amministratore di condominio quando ci sono rumori molesti?
Come affronta l’amministratore di condominio il problema dei rumori molesti? Teoria vs Pratica
Teoria:
Quando il vicino rumoroso trasforma il tuo tranquillo rifugio in un campo di battaglia sonoro, l’amministratore di condominio entra in scena come un supereroe pronto a salvare la situazione. Almeno, questa è la teoria.
In teoria, l’amministratore di condominio ha il dovere di garantire la convivenza pacifica tra i residenti.
Quando i rumori diventano insopportabili, è suo compito intervenire per ripristinare l’armonia.
Dovrebbe assicurarsi che il regolamento condominiale venga rispettato e chiedere ai condomini di evitare comportamenti che disturbano gli altri. Se le cose non migliorano, può prendere provvedimenti più seri, come avviare un’azione legale.
Ma la pratica è un’altra storia, come ben sappiamo.
Pratica:
Immagina di recarti dall’amministratore (o di scrivergli) per condividere il tuo disagio a causa dei rumori del vicino. Inviti l’amministratore ad agire, poiché è un suo dovere specifico.
Ora, a patto che l’amministratore ti ascolti (il che non è sempre scontato), cosa succede? Di solito, si limita a inviare una lettera formale di richiamo all’inquilino fastidioso, chiedendogli di comportarsi rispettosamente nei confronti dei vicini.
Semplicemente perché, oltre al richiamo, non può fare molto di concreto. (non può certo andare a minacciarli di stare zitti con una mazza da baseball, giusto?)
Ora però rifletti su una cosa…
Siamo tutti d’accordo sul fatto che, se il tuo vicino chiassoso fosse una persona educata, avrebbe smesso di fare rumore non appena glielo avessi fatto presente, giusto?
Ma purtroppo, così non è stato. Quasi sempre, il vicino continua imperterrito a far rumore, come se nulla fosse accaduto. In questi casi, è raro che un richiamo possa fare qualche differenza.
Quindi da un lato sì, è comprensibile rivolgersi all’amministratore nella speranza che la sua autorità possa risolvere il problema…
L’importante è essere però consapevoli che l’amministratore, inviando la lettera di richiamo, ha fatto tutto ciò che poteva e doveva fare.
Il resto dipende dalla buona volontà del tuo vicino. E quale sarà la reazione del vicino dopo aver letto la lettera?
Se ti va bene, se la dimentica dopo 10 secondi e riprende a fare gli stessi rumori di prima. Se invece si offende e se la lega al dito, potrebbe iniziare a fare ancora più rumore per “vendetta”, così da peggiorare ulteriormente la situazione.
Ma quindi, a conti fatti…
Quanto rumore si può fare nei condomini? cosa prescrive la legge e cosa indica la giurisprudenza
Teoria: limiti di rumore e leggi a riguardo
È normale chiedersi quanto rumore si possa fare in un condominio senza disturbare i vicini.
La legge stabilisce che il rumore deve essere mantenuto entro limiti di “tollerabilità normale”, ovvero, a livelli tipici di convivenza. Di notte, poi, il rumore deve essere ridotto al minimo per non disturbare il sonno degli altri residenti.
Non esiste un limite preciso stabilito per legge, ma la giurisprudenza ha elaborato alcune linee guida da seguire:
- Durante le ore diurne (8:00-22:00 nei giorni feriali), il rumore non deve superare i +3 dB rispetto al livello di rumore di fondo;
- Durante le ore notturne (22:00-8:00) e nei giorni festivi e prefestivi, il rumore non deve superare i +1 dB rispetto al livello di rumore di fondo.
Che cosa significano però queste indicazioni, concretamente?
Pratica: comprendere i limiti di rumore nella vita reale
Capire se un rumore supera i +3 dB o i +1 dB di per sé è più semplice di quanto si possa pensare.
Immagina il tuo vicino che suona la chitarra di notte e ti sveglia: molto probabilmente, ha superato il limite di +1 dB.
Se, invece, suona durante il giorno e riesci a sentire appena il suono della chitarra, è probabile che sia entro il limite di +3 dB.
Ora, pensa al vicino che alza il volume della musica così tanto da far tremare i bicchieri nella tua credenza (sì, è successo davvero!). In quel caso, scommetterei che siamo ben oltre il limite di +3 dB.
Tuttavia, dimostrare che il rumore supera i limiti stabiliti è un’altra storia. Ed è qui che solitamente cominciano i problemi.
Purtroppo, non basta usare un’app sul tuo smartphone per misurare il rumore. Quelle sono adatte solo per divertirsi.
Per avere una misurazione accurata e certificata, hai bisogno di un tecnico acustico qualificato che effettui le misurazioni (sempre che il rumore sia presente quando arriva) e certifichi i risultati. Il costo medio per un intervento di questo tipo varia tra 500 e 800 euro.
Il problema è che, il più delle volte, queste misurazioni non sono neanche valide a norma di legge. Questo perché, per avere valenza legale, le misurazioni dovrebbero essere svolte recandosi dal vicino, e ponendo in casa sua una fonte di rumore omologata e costante.
In assenza di questo passaggio (e dubito che tu possa recarti a casa del vicino per farlo) non è possibile stabilire in maniera certa e legalmente valida che la causa del disturbo sia il vicino e non, ad esempio, un’insonorizzazione troppo scarsa che non dipende da lui.
Per finire, vediamo alcuni casi specifici e cosa puoi fare concretamente se hai problemi di rumore in condominio.
Regolamento condominiale e animali domestici
Tutti amiamo cani, gatti e compagnia bella. Ma a volte la loro presenza, specie se con un padrone negligente, può diventare una fonte di disturbo.
Ecco perché il regolamento condominiale può stabilire delle regole per la convivenza pacifica con i nostri animali domestici.
Passeggiate a orari prestabiliti e attenzione ai rumori e agli odori sono fondamentali per mantenere un’atmosfera serena in condominio.
Come in ogni situazione, quindi, è verosimile che ci siano dei regolamenti a tal proposito – e che l’amministratore sia tenuto a farli rispettare (o quanto meno a provarci).
In ogni caso, quello degli animali può risultare come un vero e proprio disturbo e deve essere quindi gestito di conseguenza.
Regolamento condominiale e orari ammessi per lavori in condominio
Ristrutturazioni e manutenzioni in casa sono necessarie, ma possono essere fonte di rumore per gli altri condomini.
Per evitare di disturbare, il regolamento condominiale può prevedere orari specifici in cui è possibile eseguire i lavori.
In genere, questi coincidono con gli orari stabiliti dalle normative comunali: dalle 8:00 alle 22:00 nei giorni feriali.
Tuttavia, il regolamento potrebbe prevedere restrizioni ulteriori in base alle esigenze dei condomini.
Come buona norma, comunque, è bene ricordare che – se da una parte i lavori di manutenzione e ristrutturazione non possono essere evitati del tutto…
Dall’altra devono comunque tenere conto della quiete dei vicini.
Qualora i lavori venissero svolti al di fuori degli orari stabiliti, è possibile far presente la questione e, se necessario, rivolgersi all’amministratore di condominio.
Regole condominio e orari ammessi per ascoltare musica o per suonare uno strumento musicale
Musica e strumenti musicali: sì, ma con moderazione!
La musica è la colonna sonora delle nostre vite, ma può diventare un fastidio per i vicini se ascoltata ad alto volume o suonata a orari inopportuni.
Anche in questo caso, il regolamento condominiale può stabilire orari e limiti di intensità per evitare di disturbare.
Ad esempio:
• non più di +3Db rispetto al rumore di fondo, dalle 8:00 alle 22:00 nei giorni feriali;
• non più di +1Db rispetto al rumore di fondo, dalle 22:00 alle 8:00 e nei giorni festivi e prefestivi.
Regolamento condominiale e orari permessi per i rumori delle attività commerciali
Attività commerciali in condominio: gli orari per non arrecare disturbo
Se nel tuo condominio sono presenti delle attività commerciali, il regolamento può stabilire orari specifici per evitare di disturbare i residenti.
Questi orari potrebbero essere diversi rispetto a quelli previsti dalla legge per le attività commerciali esterne al condominio.
Di solito, la legge consente di svolgere attività commerciali durante il giorno e la sera, ma con restrizioni sugli orari di rumori più intensi.
Ad esempio, è vietato fare rumore nelle ore notturne (dalle 22:00 alle 7:00) e nelle ore di pranzo (dalle 13:00 alle 15:00).
Tuttavia, il regolamento condominiale potrebbe prevedere limitazioni ancora più rigide a seconda delle esigenze dei condomini.
Conclusioni
Come vedi, in teoria esistono molte norme che regolamentano il rumore nei condomini e che sono volte a tutelare la quiete ed il riposo di chi vi abita.
Questo perché, secondo recenti indagini, il problema del rumore è ormai ai primissimi posti nelle esigenze e richieste degli italiani.
L’inquinamento acustico, specie se di notte, è infatti un fattore importante nella qualità di vita delle persone (quando non si riesce a dormire, ad esempio, la salute ne risente in maniera allarmante – come è ormai ampiamente dimostrato)
Il problema però, è che spesso tra teoria e pratica c’è di mezzo il mare – e l’efficienza italiana nel portare al rispetto delle leggi può essere più lenta di quanto si creda.
Quindi sì, il segreto per vivere sereni in condominio dovrebbero essere regolamenti condominiali ben definiti e una buona dose di rispetto reciproco tra i vicini. È come un puzzle: se tutte le tessere si incastrano, nessun conflitto rovinerà la nostra tranquillità.
Ma quando questo non basta, purtroppo le azioni concrete che si possono intraprendere sono limitate.
Vale sempre la pena di fare un tentativo con l’amministratore e cercare di risolvere il problema con il dialogo.
Quando ciò non dovesse bastare, però, è meglio risolvere la situazione alla radice e tornare a godersi la tranquillità ed il riposo di casa propria il prima possibile.
Ecco perché SilenzioCasa è specializzata nell’insonorizzazione delle sole case private, ed è diventata la prima e più grande azienda in Italia in questo settore, con centinaia di casi di rumore in condominio risolti con successo con Garanzia Soddisfatto o Rimborsato 100%
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A presto,
Paolo Marchetto.